La città si presenta

Ancora dopo la prima guerra mondiale, alla foce del fiume omonimo esistevano due cittadine molto diverse tra loro. A sud la più antica Pescara (ora Portanuova), cresciuta sui resti della fortezza cinquecentesca che presidiava il fiume e la statale 16 Adriatica all'innesto della Via Tiburtina-Valeria sbocco della più importante valle d'Abruzzo. Dopo la costruzione della ferrovia, dei bastioni non resta quasi nulla, e poco anche del successivo insediamento (modesti edifici tra cui la casa di D'Annunzio).

La fusione dei due comuni (1926) avvenne, patrocinante Gabriele D'Annunzio, con la nomina a capoluogo di una piccola provincia ricavata da quelle di Chieti e Teramo, a cavallo del fiume. I nuovi edifici del capoluogo si realizzano il più possibile lungo l'Adriatica, oggi corso Vittorio Emanuele, che continua a essere la principale arteria cittadina, e unisce i due nuclei attraverso un ponte, edificato nel 1934

Si deve arrivare alla dominazione longobarda intorno all'anno 1000, per sentir parlare di "Pischaria" (mercato del pesce). Di questo periodo (XI sec.) sono i basamenti dell'antica chiesa di Santa Gerusalemme, recentemente riportatti alla luce nella zona della Cattedrale di San Cetteo. La più significativa delle dominazioni straniere fu però senza dubbio quella spagnola intorno al 1500. Di quest'epoca è la realizzazione della Fortezza del Pescara, che si estendeva anche sull'altra sponda, della quale oggi resta in piedi il solo Bagno Borbonico, antica sede della Caserma Borbonica col Bagno Penale. L'edificio ristrutturato di recente ospita la sede del Museo delle Genti d'Abruzzo.