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La val Pescara e l’area di Caramanico nel parco nazionale della Maiella


Da Pescara, la capitale economica e commerciale dell’Abruzzo, in pochi minuti si raggiunge la val Pescara, seguendo in senso inverso il corso dell’omonimo fiume. Dai due versanti della valle si aprono scorci di intensa bellezza sulla Maiella e sul Gran Sasso. Le colline sempre caratterizzate da un dolce andamento, si aprono improvvisamente a rudi contrafforti o a incredibili fenomeni erosivi di spettacolare bellezza, come le gole della valle dell’Orta. Verso la Maiella, centri come Bolognano, Torre de Passeri e Tocco Casauria presentano interessanti produzioni dei classici vini doc come montepulciano e trebbiano. Notevoli per interesse storico e bellezza paesaggistica, gli oliveti secolari di Tocco da Casauria. Inoltrandosi sempre più verso la Maiella, si raggiungono centri come Abbateggio, Roccamorice, Caramanico Terme, Salle, tutti inseriti in un contesto ambientale di notevole pregio naturalistico, nel cuore del parco nazionale della Maiella. Qui si sono conservate tradizioni colturali che appartengono alla tradizione antica delle locali comunità contadine ed insieme dei reperti di archeologia arborea. Siamo nell’area delle riserve naturali integrali, come la valle dell’Orfento e la valle di Santo Spirito, terra mistica ricca di eremi e di chiese romaniche. L’economia rurale dell’epoca era il motore economico delle numerose abazie benedettine sin dal medioevo, come San Liberatore a Maiella a Serramonacesca, Santa Maria d’Arabona a Manoppello e San Clemente a Casauria a Torre de Passeri. Nel versante opposto della valle si affacciano in odore di area Vestina, centri come Rosciano, Cugnoli, Pietranico e Corvara. Partendo da Alanno in piena val Pescara si può ad esempio compiere un itinerario che in poco tempo conduce dagli oliveti e vigneti della zona e da cui si ricavano prodotti di ottima qualità, sino ai colli alti di Pietranico o alle prime montagne del gruppo del Gran Sasso e sino al passo di Forca di Penne, in ambiente paesaggistico veramente notevole. In breve, questo è l’itinerario dell’antico tratturo L’Aquila Foggia, che aveva proprio nel valico di Forca di Penne un punto nodale, poiché collega la parte interna della regione alla zona collinare. Il paesaggio è movimentato da colli, piccoli monti, colline scenografiche, scorci pittoreschi. Il tutto a cavallo tra due parchi nazionali, che in quest’area confinano e cioè il parco della Maiella e quello del Gran Sasso-Laga.