Itinerari vegetariani
Quella di Pescara è un provincia ricca di tradizioni culinarie, che affondano le proprie radici nei prodotti genuini e gustosi offerti dal territorio: dai legumi al miele, fino agli ortaggi e alla frutta, spesso trasformata in dolci confetture. Da Pescara proseguendo verso la Majella si scoprono, in un contesto ambientale di pregio naturalistico, centri ricchi di storia e di sapori: Abbateggio, Roccamorice, Caramanico Terme, Salle, custodi di antiche colture, così come di veri e propri reperti di “archeologia erborea”. Sono un valido esempio i ceci ed i fagioli della valle Giumentina, il grano tenero Solina ed il grano duro Saragolla, la mela Piana locale, la mela Gelata, la mela Agostina o di Santa Maria.
Colorano invece di rosso acceso il paesaggio di Tocco da Casauria e Castiglione a Casauria, le diverse varietà di ciliegie, da cui si ricava il gustoso liquore Ratafià. Ma queste colline abbondano anche di fichi e di una particolare tipologia di uva moscato, da cui si ottiene uno spettacolare vino moscato. Frutti gustosi che vengono poi trasformati in squisite confetture, così come delizioso è il sapore del miele ricavato dai fiori delle colline e delle montagne della provincia pescarese.
Sul versante opposto della valle si affacciano poi Rosciano, Cugnoli, Corvara e Pietranico dove abbondano ortaggi selvatici, dal sapore intenso e deciso, ottimi in abbinamento con i legumi locali. Anche però a nord della Val Pescara, chiamata Vestina, in onore dell’antico popolo italico che la abitava, ci sono centri ricchi di ortaggi, erbe aromatiche e variopinti frutteti. A testimonianza del connubio territorio e sapori c’è uno scritto del 1577 dell’abate Serafino Razzi, che descrive Penne come: “…un fertilissimo paese, che produce grano, vino, olio in grande abbondanza, fichi poponi, e tutte le altre sorti di frutti”.
Itinerario 1
Il nostro primo viaggio a caccia dei sapori vegetariani della provincia pescarese parte da Abbateggio, nota come la città del farro, un legume recentemente rivalutato nella dieta mediterranea. Per quanti provengono dall’A14, è necessario deviare sull’A25, in direzione Roma e poi uscire al casello di Alanno-Scafa. Anche per coloro che arrivano quindi dall’A25 occorre uscire al casello di Alanno-Scafa. Usciti dall’autostrada basta poi seguire le indicazioni per Abbateggio ed immettersi lungo la SS 487. Una volta giunti ad Abbateggio, si prosegue verso contrada Colle della Selva, dove sorge l’Azienda Sapori di Bea, visitabile previo appuntamento telefonico con la proprietaria Beatrice Tortora. È inoltre possibile visitare il laboratorio di trasformazione e degustare le specialità celate all’interno del punto vendita agricolo: pasta di farro, farro in chicchi, spezzato di farro, farina di farro, lenticchie, ceci, cicerchie, fagioli, orzo Mondo (un antico cereale autoctono), confetture e conserve.
Azienda Sapori di Bea, C.da Colle della Selva, Abbateggio, tel. 340-9737630, www.saporidibea.com, beatricetortora@virgilio.it.
Da vedere ad Abbateggio: la Chiesa di Santa Maria dell’Elcina, meta di pellegrinaggio dopo un’apparizione della Madonna, festeggiata l’8 settembre con una processione di donne in costume che recano sulla testa conche di rame piene di grano e addobbate con spighe dorate; - la Sagra del Farro, celebrata il 10 agosto, in cui le massaie di Abbateggio si dilettano nella preparazione di zuppe, primi piatti, polente, sformati e dolci, rigorosamente a base di farro, (per informazioni Pro Loco di Abbateggio 085-8574172).
Il viaggio continua poi verso San Valentino in Abruzzo Citeriore, suggestiva località immersa nel Parco Nazionale della Majella. Dirigendosi verso località San Giovanni si arriva all’Azienda La Pagnotta, dove la proprietaria Maria Sanelli guiderà alla scoperta delle peculiarità gastronomiche: pane di grano duro cotto al forno a legna, dolci tipici e un’infinita varietà di verdure nostrane sott’olio e sott’aceto. Azienda La Pagnotta, Loc. San Giovanni, San Valentino, tel. 085-8574584.
Da vedere a San Valentino: la Chiesa di San Valentino e Damiano con i suoi due campanili gemelli, eseguita su progetto di Luigi Vanvitelli, celebre architetto del XVIII secolo, costruttore della Reggia di Caserta; - l’antico Castello in pietra con le feritoie; - la cinquecentesca Chiesa di San Nicola, convento degli Agostiniani, dove allievo del Chiostro fu San Nicola da Tolentino; - la Chiesa di Sant’Antonio, costruita nel XVII secolo, caratterizzata da una facciata barocca a da un grazioso campanile a vela.
Ritornando poi verso Abbateggio si seguono le indicazioni verso Roccamorice, ultima tappa del nostro primo viaggio, dove in località Piano delle Castagne, si trova l’Azienda Carlo Palumbo dedita all’apicultura. Visitandola si potranno infatti degustare ed acquistare miele millefiori e miele d’acacia. Azienda Carlo Palumbo, Loc. Piano delle Castagne, Roccamorice, tel. 085-8572268.
Da vedere a Roccamorice: la Chiesa di San Donato, dal portale quattrocentesco con gli stipiti in pietra e la torre campanaria, che all’interno conserva un’effige della Vergine ed un crocifisso di tradizione celestiniana; - il Palazzo Baronale, dimora gentilizia con un giardino cintato; - la Chiesa dell’Annunziata, conosciuta come Chiesa del Barone, perché annessa al Palazzo Baronale, ora sconsacrata, dove una torre dell’antica fortificazione è stata riutilizzata come transetto; - nelle vicinanze i suggestivi eremi scavati nella roccia di Santo Spirito e San Bartolomeo in Legio; - i complessi agro-pastorali di capanne a tholos.
Itinerario 2
Il nostro secondo viaggio vegetariano parte dalla panoramica Caramanico Terme, nel cuore del Parco Nazionale della Majella, e in contrada Case Mancino si arriva all’Azienda di Pietro Amoroso, dove è possibile assaggiare l’ottimo miele millefiori di montagna. Azienda di Pietro Amoroso, C.da Case Mancino, Caramanico Terme, tel. 085-92479.
Dirigendosi poi alla volta di contrada Sant’Elia si arriva all’Azienda La Pagliarella, dove il proprietario Nicola Cavallucci, guiderà alla degustazione di verdure nostrane sott’olio e sott’aceto, piatti a base di ortaggi e farro, e una varietà di mele autoctone: mela Piana, mela Limoncella e mela Agostina. Azienda La Pagliarella, C.da Sant’Elia, Caramanico Terme, tel. 085-928174, 085-928474, 338-8778946.
Andando verso la panoramica contrada Decontra si arriva all’Azienda Pietranica, di Camillo Sanelli che, previo appuntamento telefonico, guiderà alla scoperta della sua Fattoria didattica e ad emozionanti escursioni a piedi o con gli sci da alpinismo e da fondo, per i più sportivi. Il punto vendita agricolo offre invece la possibilità di assaggiare ed acquistare: farina di farro macinata a pietra, legumi e confetture ai frutti di bosco. Azienda Pietranica, C.da Decontra, Caramanico Terme, tel. 085-922188, 338-4045008.
Da vedere a Caramanico: nella Chiesa di San Tommaso affreschi duecenteschi rappresentano San Cristoforo a protezione del cammino dei pastori, a testimoniare il binomio tra la civiltà pastorale e il luogo sacro; - la Chiesa Santa Maria Maggiore costruita in pietra dagli scalpellini locali, romanica con portale gotico, mentre l’interno a tre navate conserva un ostensorio in rame di Nicola da Guardiagrele; - la Chiesa di San Domenico, lungo la via principale, con un portale ogivale in facciata ed uno romanico sul fianco; - la Chiesa di San Nicola, in piazza Garibaldi, con un bel portale barocco e all’interno una pregevole croce d’argento di Giovanni Rizio del 1489; - la località dei Luchi, particolare formazione geologica a forma di fungo; - nella Riserva Valle dell’Orfento c’è il Museo Naturalistico e Archeologico Paolo Barrasso, con le sezioni geologica, ambientale ed archeologica.
La seconda tappa del nostro itinerario tocca Salle, posta sulle pendici del Morrone ad ovest del fiume Orta, che viene appunto attraversato dal caratteristico ponte alto 104 metri. In via Macallè, sorge l’Azienda di Roberto Di Bartolomeo, specializzata in apicoltura, dove si potrà degustare dell’ottimo miele millefiori e d’acacia. Azienda di Roberto Di Bartolomeo, via Macallè, Salle, tel. 085-928117.
Da vedere a Salle: il Castello, fortemente danneggiato dal terremoto del 1933, ma ricostruito per circa i due quinti ad opera del barone del posto Mario Di Genova; - il Museo Medievale Borbonico, ospitato all’interno del Castello, al quale si accede attraversando il giardino all’italiana della fortezza che domina la valle dell’Orta; - il Museo Medievale Borbonico custodisce una copia del Chronicon Casauriensis, documenti originali della Real Casa di Borbone, una sala dedicata all’araldica, arredi religiosi, paramenti sacri ed una sezione dedicata alle armi antiche e alle armature del XIII, XIV e XV secolo; - i numerosi sentieri di facile percorrenza e grande suggestione, come il Rifugio dello Jaccio Grande a 1.600 metri di quota e la sorgente Fonte Fredda.
Il nostro viaggio si conclude infine a Popoli, raggiungibile da Salle seguendo le indicazioni prima per Bolognano e poi per Tocco da Casauria, da dove si prosegue infine per Popoli. Giunti in città, in via Costantini, al civico 169, si arriva all’Azienda Terra Dei Parchi, dove il proprietario Antonio De Luca, guiderà alla degustazione dello zafferano dell’Aquila e dei prodotti a base di questa gustosa ed antichissima spezia. Azienda Terra Dei Parchi, via Costantini, 169, Popoli, tel. 339-6138173, 328-7052880.
Da vedere a Popoli: le Terme di Popoli, di recente costruzione, che sfruttano le curative acque sulfuree delle sorgenti del Pescara; - la riserva di Monte Rotondo, che si estende dal massiccio del Gran Sasso e del Morrone, attraversando le spettacolari gole di Popoli, profondamente solcate dal fiume Pescara.; - le Sorgenti del Pescara, Riserva Naturale d’Abruzzo, caratterizzate da un vasto specchio di trasparentissima acqua creato dalla concentrazione, in una piccola area, di numerose sorgenti e polle d’acqua subacquee; - l’Area faunistica del Lupo presso l’Azienda Pilota “Monte Corvo”, gestita dal CFS, dove è attivo un moderno centro visita del Lupo. Nei recinti della Riserva, alcuni Lupi sono infatti oggetto di studi per una banca dati sulla loro genetica.
|